Inizia il conto alla rovescia per i risultati degli stress test alle assicurazioni
Si è molto parlato nel corso delle ultime settimane degli stress test fatti alle banche europee, con risultati di cui ancora si discute a causa delle evidenti contraddizioni messe in luce dai risultati. Anche le assicurazioni, però, sono state sottoposte alla stessa procedura, da parte dell'Eiopa, ovvero l'Autorità Europea della Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali Professionali. Se i risultati dovrebbero essere resi ufficiali solo all'inizio di dicembre, dalle prime indiscrezioni trapelate sembra proprio che il settore assicurativo tricolore abbia fatto una figura molto migliore rispetto a quello bancario. Un risultato il quale era tutt'altro che scontato, soprattutto in considerazione dei problemi che le imprese assicurative si sono trovate ad affrontare negli ultimi mesi in termini di elasticità e flessibilità. E' stato lo stesso presidente di Ania, Aldo Minucci, a rendere nota in via preliminare la sua soddisfazione per i risultati che sarebbero stati riportati nel corso degli stress test assicurativi.
(Dovrebbero essere resi noti a metà dicembre i risultati degli stress test assicurativi)
Va peraltro ricordato che il settore si affacciava alla prova forte di un quadro generale in netto miglioramento. Nei primi mesi del 2014, infatti, le imprese di assicurazione italiane hanno dato vita ad un utile complessivo pari a 3,8 miliardi di euro, contro i 3,1 collezionati nel corso dell'analogo periodo del 2013. Un dato che si inserisce in una rinnovata vitalità delle imprese e in un contesto più concorrenziale, che ha avuto conseguenze benefiche soprattutto in settori come Rc auto o rami casa, i quali hanno visto abbassarsi le tariffe a tutto vantaggio dei consumatori.
Proprio il migliorato contesto, più ancora che i risultati degli stress test lanciati da Eiopa al fine di valutare la robustezza del sistema assicurativo europeo ed individuarne eventuali punti deboli, fa quindi sperare in una ulteriore evoluzione in grado di andare incontro alle esigenze degli utenti. Va peraltro ricordato che il mondo assicurativo tricolore si trova davanti ad una nuova impegnativa serie di sfide, a partire dalla possibilità recentemente riconosciuta da Ivass di erogare credito diretto alle imprese, fungendo quindi da volano per una ripresa lungamente attesa.
Il tutto in un contesto che potrebbe sensibilmente mutare già a partire dall'approvazione della Legge di Stabilità, nella quale sono contenute una serie di norme che sembrano fatte apposta per appesantire il settore della previdenza integrativa. A partire dalla decisione di tassare al 26% le plusvalenze spettanti agli eredi dei sottoscrittori delle Polizze vita, sinora esentate, e da quella di portare al 26% l'imposizione gravante sulle plusvalenze, che era peraltro già attestata al 20%. Neanche i Piani di Previdenza Assicurativi sono sfuggiti alla manovra in via di definizione, con un aumento della tassazione dall'11,5% di luglio al 20%. Una serie di provvedimenti che hanno scatenato le recriminazioni del mondo assicurativo minando alla base quello che pure avrebbe dovuto essere il secondo pilone del nuovo sistema pensionistico delineato dalla riforma Dini. Ad esprimere la netta contrarietà del settore è stato proprio Aldo Minucci nel corso di una audizione parlamentare nella quale il numero uno di Ania ha ricordato come il provvedimento del governo vada a colpire non prodotti speculativi, ma soluzioni studiate per consentire agli italiani, e in particolare a quelli più giovani, di avere una pensione dignitosa. Considerato che resta da valutare l'impatto del Tfr in busta paga, il contesto per le assicurazioni potrebbe presto diventare meno favorevole.
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