Ora la scatola nera diventa obbligatoria

Un emendamento al Ddl Concorrenza stabilisce l'obbligatorietà della scatola nera sulle auto italiane. Un provvedimento osteggiato dalle associazioni dei consumatori, secondo le quali i costi dell'operazione saranno scaricati dalle compagnie sulle polizze, nonostante le assicurazioni.

La scatola nera diventerà obbligatoria per tutti entro un anno dall'entrata in vigore del Ddl Concorrenza, che prevede anche questa tra una serie di importanti novità in materia di assicurazioni auto.
Il decreto ha ripreso il suo cammino, che era stato interrotto per la pausa legata alle elezioni amministrative e a causa del vero e proprio vuoto di poteri seguito alle dimissioni della ministra Federica Guidi. L'obiettivo è quello di riuscire ad ottenere il via libera definitivo prima del preventivato stop dei lavori parlamentari in concomitanza con le vacanze estive.

L'emendamento per rendere obbligatoria la scatola nera

L'obbligatorietà della scatola nera è una novità derivante dall'approvazione da parte della commissione industria del Senato di un emendamento, proposto dai due relatori, Salvatore Tomaselli e Luigi Marino, entrambi del Partito Democratico, il quale affida al delega al Governo affinché provveda all'emanazione di uno o più decreti legislativi atti a disciplinare l'installazione obbligatoria della scatola nera su tutti i mezzi di trasporto.

La scatola nera potrebbe presto diventare obbligatoria

(La scatola nera potrebbe presto diventare obbligatoria)

Se questo emendamento andasse in porto, avvierebbe una sorta di cronoprogramma che vedrebbe i mezzi pubblici diventare battistrada della procedura. Subito dopo dovrebbe toccare alle vetture private, i cui possessori in cambio dovrebbero ottenere significativi sconti sulle polizze RC auto. Va comunque puntualizzato come l'emendamento provveda a specificare come non siano previsti maggiori oneri per i cittadini.

Le critiche provenienti dal fronte dei consumatori

Proprio la questione dei costi ha però messo immediatamente in allarme il fronte dei consumatori, rappresentato in particolare dalle associazioni che li rappresentano. Se infatti il testo dell'emendamento afferma che il processo di installazione su tutte le autovetture non dovrebbe avere alcuna conseguenza sul piano finanziario, resta difficile credere che all'atto pratico sia effettivamente così. Il timore è che le compagnie assicurative scarichino come al solito i costi sulle polizze, come del resto affermato dal Codacons, secondo il quale sarebbe assolutamente e palesemente impossibile garantire che i costi relativi alle scatole nere sulle autovetture non vadano ancora una volta a ricadere sugli utenti.

L'obbligatorietà della scatola nera è avversata dalle associazioni dei consumatori

(L'obbligatorietà della scatola nera è avversata dalle associazioni dei consumatori)

La stessa associazione ricorda come nonostante la norma preveda che non siano i cittadini a farsi carico di tale spese, i maggiori costi saranno inevitabilmente riversati sugli utenti finali, mediante una serie di incrementi di tariffe e prezzi. 

La soddisfazione delle compagnie

Sul fronte opposto va a situarsi naturalmente il fronte delle compagnie assicurative, che non nasconde la sua soddisfazione. Va infatti ricordato come sia stata proprio l'Associazione Nazionale delle Imprese Assicurative (ANIA) a spingere con grande forza sull'introduzione della scatola nera, indicata come il migliore deterrente alle frodi assicurative, un fenomeno sempre estremamente diffuso lungo le strade peninsulari. Il dispositivo delegato alla registrazione di tutte le informazioni relative al veicolo e al comportamento di guida del suo conducente è ancora facoltativo nel nostro Paese. Va comunque registrato un relativo successo nella sua diffusione, se si pensa che in Italia, ove del resto i prezzi delle polizze automobilistiche sono molto più elevati rispetto al resto del continente europeo, già il 15,8% della potenziale platea ha provveduto ad installarne una. Un trend in costante aumento, che però potrebbe avere un sensibile calo nei prossimi mesi, ove gli automobilisti decidessero di attendere l'approvazione del provvedimento, proprio per approfittare della ventilata assenza di costi di installazione.

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Dott. Dario Marchetti