Polizze vita individuali, luce verde per le compagnie di assicurazioni

Pur tuttavia, tenendo conto degli stress test, ed anche delle politiche di presidio dei rischi, le compagnie di assicurazione per quel che riguarda i Bilanci 2014, e le conseguenti decisioni sulle politiche legate ai dividendi ed alle remunerazioni, devono comunque fare attenzione.

Per quel che riguarda le polizze vita individuali, ad ottobre 2014 la nuova produzione da parte delle imprese assicurative operanti in Italia ha fatto registrare rispetto allo stesso mese del 2013 un aumento del 51,7% a 8,3 miliardi di euro. E' questa la prima stima che è stata fornita dall'Ania, l'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, in accordo con il numero 10 di 'Ania Trends' del mese di dicembre del 2014. Inoltre, dall'inizio dell'anno la crescita di nuovi premi emessi per le polizze vita individuali si è attestata a 77 miliardi di euro con un incremento pari al 49%.

Quella fornita dall'Ania è la prima stima che è stata effettuata considerando un campione rappresentativo di imprese di assicurazione a copertura di oltre l'80% del totale dei premi, mentre la seconda stima, quella definitiva, sarà eventualmente fatta tenendo conto dei dati trimestrali sulla nuova produzione che saranno comunicati dall'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass).

Il settore vita per le compagnie di assicurazione, di conseguenza, si presenta in forte crescita e tale che il periodo di crisi degli anni scorsi può essere oramai archiviato. Ne consegue che molte compagnie, a partire da quelle che in Italia sono quotate in Borsa a Piazza Affari, riporteranno dei bilanci annuali caratterizzati da un sensibile aumento della raccolta, dei margini e degli utili.

Pur tuttavia, tenendo conto degli stress test, e tra l'altro anche delle politiche di presidio dei rischi, le compagnie di assicurazione per quel che riguarda i Bilanci del 2014, e le conseguenti decisioni sulle politiche legate ai dividendi ed alle remunerazioni, devono comunque fare attenzione. Questo è quanto, in sintesi, ha raccomandato alle compagnie proprio l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni in una lettera indirizzata al mercato.

Nella lettera si raccomanda infatti prudenza sulle politiche di remunerazione e sui dividendi tenendo conto anche dell'andamento dell'economia reale che non solo in Italia, ma anche in tutto il Vecchio Continente, continua a far registrare una situazione di persistente debolezza. Con la conseguenza che, raccomanda altresì l'Ivass, oltre al rispetto di quello che è il requisito minimo obbligatorio, le condizioni di adeguatezza patrimoniale devono essere fissate in ottica non solo attuale, ma anche prospettica nonché con politiche che siano 'coerenti con il complesso dei rischi assunti da ciascuna impresa'.

Da segnalare intanto, con la decorrenza 1 gennaio del 2016, l'uscita dall'Ania di uno dei principali colossi assicurativi italiani. Trattasi di UnipolSai a seguito di una comunicazione che, all'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, è giunta lo scorso 24 novembre del 2014. Il Comitato Esecutivo dell'Ania ha preso atto con rammarico di tale decisione auspicando comunque che 'l'UnipolSai possa rientrare nell'Associazione nel più breve tempo possibile in considerazione del ruolo e dell'importanza del Gruppo nel mercato assicurativo italiano'.

Articolo letto 666 volte

Filadelfo Scamporrino