Sconti per utenti virtuosi con la riforma delle Rc auto e moto
Anche l'esecutivo guidato da Matteo Renzi ha deciso di scendere in campo per cercare di dare una soluzione all'ormai annoso problema delle Rc auto, una vera e propria anomalia che vede nel nostro paese tariffe che sono quasi il doppio della media europea. Dopo la presentazione dei disegni di legge dei carrozzieri e del M5S di Beppe Grillo, ora è la volta del governo a scendere in campo con una proposta che dovrebbe cercare di contemperare le esigenze delle compagnie assicurative e dei consumatori. Tra le prime la lotta senza quartiere alle ancora troppo numerose truffe che costringono le compagnie a rivalersi poi sugli utenti virtuosi, tra le seconde quella di avere tariffe che non facciano dell'automobile un vero e proprio lusso, come accade attualmente soprattutto perr i neopatentati e per gli utenti di Centro e Meridione.
A spingere il governo all'azione è anche l'allarme destato dai quattro milioni e passa di autoveicoli che circolano lungo le strade della penisola senza contrassegno assicurativo, costituendo una vera mina vagante non solo per sé stessi. Proprio per cercare di limitare questo fenomeno, la Legge di Stabilità ha già deciso l'impiego di dispositivi elettronici come gli autovelox, ma è del tutto evidente come senza una riforma strutturale dell'intera materia, sia praticamente impossibile riportare alla normalità una situazione esplosiva.
(Anche il governo Renzi ha deciso di presentare un suo progetto di legge per le Rc auto)
La proposta allo studio del governo, prevede in particolare sconti per gli assicurati virtuosi i quali si prestino a sottoporre il loro veicolo ad una ispezione preventiva aderiscano all'installazione delle scatole nere sullo stesso. Già il governo guidato da Enrico Letta aveva cercato di regolamentare la materia all'interno del decreto Destinazione Italia, con norme poi stralciate in quanto bocciate dalla commissione parlamentare incaricata di vagliarle. In quella occasione, infatti, tra le pieghe del progetto governativo era stato inserito il principio dell'esclusività delle riparazioni nelle officine convenzionate, un fattore non solo distorsivo del mercato, ma anche foriero di gravi conseguenze dal punto di vista della sicurezza, in quanto avrebbe potuto portare ad un abbassamento degli standard qualitativi delle riparazioni.
Stavolta a curare la nuova disciplina è stata chiamata il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, e l'elaborato dovrebbe essere riversato su un decreto o più probabilmente all'interno del disegno di legge sulla Concorrenza. Proprio la senatrice Vicari, intervistata da Isoradio, ha affermato che tra le misure in fase di studio, oltre a quelle relative alla scatola nera, c'è anche il divieto di cessione del credito, oltre alla valorizzazione del risarcimento in forma specifica, mentre sarebbe da escludere l'esclusività delle riparazioni nelle officine convenzionate. Inoltre nei contratti dovrà essere del tutto chiaro come varierà il premio in caso di bonus o malus, mentre non si parlerebbe più di clausole contrattuali in grado di obbligare l'utente a sottoporsi a prestazioni medico-sanitarie ai fini di una riduzione del premio e della decadenza del diritto al risarcimento ove la relativa richiesta non fosse presentata entro il termine di novanta giorni dal sinistro.
Un progetto di legge che sembra quindi accogliere alcune delle proposte avanzate dalle compagnie, in particolare quella relativa al divieto di cessione del credito, e altre delle controparti, in particolare delle autofficine, le cui associazioni di categoria si erano decisamente schierate contro l'ipotesi di affidare le riparazioni in via esclusiva agli esercizi convenzionati con le compagnie.
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