La pensione integrativa: QUANTO è possibile ottenere al mese in aggiunta alla PENSIONE?
La pensione integrativa costituisce una rendita creata attraverso delle particolari forme di previdenza complementare con il fine di ottenere una somma aggiuntiva alla pensione pubblica in grado di aumentare il proprio stile di vita anche in seguito alla cessazione del servizio lavorativo; un modo per ottenere un capitale aggiuntivo anche per far vivere meglio i propri cari.
La pensione integrativa prevede l'accantonamento di un capitale in aggiunta a quello obbligatorio, tramite differenti forme di previdenza come i fondi pensione e le assicurazioni vita in caso vita, che permettono di garantirsi un capitale se, al termine delle scadenza del contratto della polizza, il soggetto che ha sottoscritto la polizza è ancora in vita. Vediamo, dunque, qui di seguito le caratteristiche generali di questa tipologia di rendita quale è la pensione integrativa.
La pensione integrativa: COS'E'?
La pensione integrativa permette di creare un vero e proprio fondo previdenziale individuale, scelto sulla base del soggetto sottoscrittore e della somma aggiuntiva che si pensa di avere bisogno rispetto a quella erogata con la pensione obbligatoria che verrà percepita al termine del servizio lavorativo. Per comprendere meglio e farsi una più chiara idea su che cos'è esattamente una pensione integrativa, si consiglia di visionare il video qui di seguito prima di andare avanti nella lettura:
La pensione integrativa: IL VERSAMENTO DELLA QUOTA
Il versamento della somma che andrà a costituire il fondo della pensione integrativa si affianca alla classica pensione e per questo può essere denominata anche come previdenza complementare, che, oggigiorno, per la verità, non è una soluzione più tanto ricercata, sopratutto dai neoassunti o dai giovani, che vedono la propria pensione sempre più dirigersi nella forma esclusiva di tipo contributivo. Stando alle attuali statistiche, si ritiene che l'entrata mensile sarà compresa tra il 50-60% della retribuzione mensile, dato che pone numerosi dubbi sulla convenienza di sottoscrivere questa particolare forma di assicurazione futura.
La deducibilità fiscale: NON è LA DETRAZIONE!
Con il versamento annuo della quota per garantirsi una forma pensionistica complementare è possibile ottenere una deducibilità fiscale, di importo massimo pari a 5.164,57 euro annui per tutto il 2013. Vi è da sottolineare che la deducibilità non è la detrazione fiscale che per la sottoscrizione di una polizza vita è pari al 19%. La deducibilità implica un abbattimento del reddito imponibile a differenza della detrazione fiscale che implica un abbattimento dell'imposta.
NOTA BENE: l'unico problema sta nel fatto che non tutti, al momento della sottoscrizione di una pensione integrativa, conoscono l'importo effettivo della propria rendita e ciò significa che anche il versamento di una quota aggiuntiva potrebbe non garantire una pensione complessiva sufficiente per condurre uno stile di vita adeguato, se già la propria pensione non ha un importo standard sufficiente.
La pensione integrativa e i FONDI DI PENSIONE: COSA SONO?
Per ottenere una pensione integrativa, ovvero una somma aggiuntiva alla pensione obbligatoria è possibile scegliere la soluzione di fondi pensione, che si suddividono in base alla modalità scelta per il versamento della quota:
- fondi pensione aperti;
- fondi pensione chiusi;
- Piani Individuali Pensionistici o PIP.
I fondi pensione aperti sono gestiti da società private, da compagnie assicurative, da Istituti bancari o anche da società di gestione del risparmio; fondi pensione chiusi si basano su accordi fra organizzazioni imprenditoriali e sindacali, destinando questa tipologia di pensione integrativa ai dipendenti e ai lavoratori autonomi; i PIP costituiscono invece ei veri e propri piani di previdenza individuale creati con la sottoscrizione di un'assicurazione sulla vita, di cui abbiamo parlato anche precedentemente.
polizze assicurative sulla vita.
La pensione integrativa: COME FUNZIONA?
Per ottenere una pensione integrativa è necessario versare per un determinato periodo di tempo una somma, stabilita in fase contrattuale. Il soggetto sottoscrittore della pensione integrativa percepirà una rendita vitalizia in base al capitale accumulato, in rapporto a un coefficiente, una percentuale, calcolata in base alla durata di vita, al sesso – solitamente le donne sono più longeve.
TANTO PER INTENDERCI: il coefficiente aumenta in rapporto all'aumentare degli anni per cui si versa la quota per la pensione integrativa prima di avere il riscatto tramite la rendita vitalizia, ovvero dalla pensione fino alla morte del soggetto sottoscrittore.
La pensione integrativa: SIMULAZIONE
Per comprendere meglio, si propone qui di seguito una simulazione di pensione integrativa, in cui un soggetto lavoratore di circa 40 anni inizia il versamento della quota per ottenere una somma aggiuntiva alla fine del servizio, che avviene all'età di 65 anni:
SOGGETTO LAVORATORE | PERIODO DI VERSAMENTO | VERSAMENTO PENSIONE INTEGRATIVA | RENDITA AL TERMINE DEL CONTRATTO E CON L'AVVIO DELLA PENSIONE |
---|---|---|---|
40 ANNI | 25 ANNI | 150.000 EURO |
|
La pensione integrativa: REVERSIBILITA'
La pensione integrativa permette di richiedere e ottenere la reversibilità, ovvero la possibilità che, al termine del periodo di contribuzione, in caso di decesso del soggetto sottoscrittore, la rendita continui a essere versata alla persona indicata in sede contrattuale. La modalità dell'erogazione del capitale è però differente in base al versamento adottato dal sottoscrittore.
Se l'assicurato, a momento del decesso, si trovava in fase di versamento del contributo, i soggetti beneficiari possono ottenere l'erogazione del capitale versato, esente da qualsiasi imposta. Ciò significa che chi sottoscrive la reversibilità riceve una rendita ma non ha un capitale in un'unica soluzione, in quanto questa forma di assicurazione per il futuro è strettamente legata alla vita dell'assicurato e la polizza prevede la sola erogazione di una rendita vitalizia, rivalutata.
La pensione integrativa: QUANTO COSTA LA REVERSIBILITA'?
In fase di sottoscrizione di una pensione integrativa, come abbiamo detto precedentemente, è possibile scegliere l'opzione di reversibilità delle somme percepite, in favore dei propri cari, permettendovi di avere una maggiore tutela della somma versata.
Vi è da sottolineare il fatto che, in base all'età anagraica dei propri cari, per esempio del coniuge, è possibile che, se questo è troppo giovane, la rendita sia inferiore, in quanto si ha maggiore possibilità di vivere a lungo. Nella tabella qui di seguito si mostra una simulazione dei costi di questa tipologia di assicurazione integrativa, scegliendo l'opzione della reversibilità del capitale verso il coniuge o i figli:
SOGGETTO LAVORATORE: ETA' | REVERSIBILITA' DELLA PENSIONE INTEGRATIVA | IMPORTO VERSAMENTO DEL CAPITALE | RENDITA MENSILE |
---|---|---|---|
|
100% | 100.000 EURO | 250 EURO CIRCA |
50% | 280 EURO CIRCA | ||
0% | 330 EURO CIRCA |
La pensione integrativa: A CHI RIVOLGERSI?
Qui di seguito si propone una tabella in cui si elencano le maggiori compagnie assicurative che offrono la forma di pensione integrativa, in modo da indirizzarvi verso la forma di assicurazione per il futuro che meglio si adatta alle vostre esigenze:
COMPAGNIE ASSICURATIVE CHE OFFRONO LA PENSIONE INTEGRATIVA | TIPOLOGIA DI PENSIONE INTEGRATIVA |
---|---|
POSTE VITA | FONDO PENSIONE |
INTESA SANPAOLO | PREVIDENZA COMPLEMENTARE |
DEUTSCHE BANK | PREVIDENZA COMPLEMENTARE |
GENERALI | PENSIONE COMPLEMENTARE |
ALLIANZ | FONDO PENSIONE |
BANCA MEDIOLANUM | PIANO PENSIONE |
FONDIARIA SAI | PREVIDENZA COMPLEMENTARE |
GENERTEL | PIANO PENSIONE |
ALLENZA | PENSIONE COMPLEMENTARE |
ARCA PREVIDENZA | FONDI PENSIONE PER DIPENDENTI E LAVORATORI AUTONOMI |
PREVEDI | PENSIONE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE IMPRESE ARTIGIANE E INDUSTRIALI |
IWBANK | FONDO PENSIONE PER DIPENDENTI A LAVORATORI AUTONOMI |
Articolo letto 73.585 volte