Rc auto: cosa cambia con la scomparsa del contrassegno cartaceo
Va avanti in maniera spedita il processo di dematerializzazione dell'assicurazione auto. Il 18 aprile è scaduto il termine entro il quale le compagnie assicurative dovevano completare l'inserimento nella banca dati elettronica della Motorizzazione Civile di tutte le informazioni riportate negli attestati di rischio della loro clientela, una misura tesa a fare in modo che la posizione assicurativa di ciascun automobilista italiano sia costantemente aggiornata in tempo reale. Le prossima tappe, saranno quelle riguardanti l'eliminazione dell'attestato di rischio cartaceo e la pratica scomparsa del contrassegno dai parabrezza delle autovetture.
Non occorre più inviare l'attestato di rischio elettronico alla compagnia
Il prossimo primo luglio 2015 vedrà i nuovi contratti RC auto caratterizzati dal nuovo attestato di rischio elettronico. Va però messo in rilievo come il regolamento preveda la consegna del nuovo documento agli assicurati almeno trenta giorni prima della scadenza del contratto. Di conseguenza, possiano dire che la vera eliminazione dell'attestato di rischio in formato cartaceo sarà operativa già dal primo giorno di giugno.
La banca dati condivisa controllata da Ivass
Le compagnie assicurative a questo punto potranno godere di accesso diretto alle informazioni contenute nel nuovo attestato di rischio elettronico, in quanto sarà varata una nuova banca dati condivisa, gestita dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass).
(La dematerializzazione delle Rc auto dovrebbe portare vantaggi dal punto di vista tariffario)
Per tutti coloro che dovessero optare per il cambio di compagnia assicurativa, non sussisterà più l'obbligo di inviare l'attestato di rischio alla nuova assicurazione, in quanto una delle conseguenze della dematerializzazione, sarà il passaggio alle compagnie di ogni incombenza in tal senso.
Tutto online
Gli assicurati avranno quindi la possibilità di consultare il proprio attestato di rischio elettronico sul sito web della propria compagnia, il quale sarà corredato di tutte le informazioni relative alla propria posizione assicurativa. Potranno però optare su alternative, come ad esempio l'invio tramite posta elettronica, oppure mediante una delle tante app per smartphone o tablet già varate al proposito, o ancora approfittando dei profili sui social network che le compagnie assicurative hanno intanto provveduto ad inaugurare.
Le alternative tradizionali
Naturalmente chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie potrà a sua volta contare su mezzi di comunicazione tradizionali. Per questa fascia di utenza è infatti prevista la stampa su carta dell'attestato di rischio, il quale avrà in questo caso soltanto una funzione di promemoria.
In entrambi i casi gli assicurati non dovranno fare assolutamente nulla, poiché sarà compito delle compagnie assicurative avvisare i propri clienti, partendo proprio da quelli che vedrano scadere il contratto il 1 luglio 2015, sulle eventuali modalità da seguire nel previsto passaggio dal formato cartaceo a quello elettronico.
Addio al contrassegno sul parabrezza
L'ultima tappa in ordine temporale verso la dematerializzazione della Rc auto, è quella prevista per il prossimo 18 ottobre 2015, quando sparirà in maniera definitiva il contrassegno dal parabrezza delle vetture, il quale sarà sostituito dal tagliando elettronico ricevuto dagli assicurati con le identiche modalità del nuovo attestato di rischio. Una tappa molto importante, in quanto il compito assolto una volta manualmente dai vigili urbani o dalla polizia stradale, sarà appannaggio dei dispositivi elettronici, in quanto sarà infatti accertata la presenza e regolarità della polizza tramite la lettura elettronica della targa da parte delle stesse telecamere utilizzate solitamente sulle strade e autostrade italiane al fine di vigilare sul rispetto dei limiti di velocità e sugli ingressi nelle ZTL. Una tappa che presuppone entro il 18 ottobre 2015 l'omologazione di tutti i dispositivi elettronici presenti sulle strade in modo da poter trasmettere i dati esatti di ciascun veicolo.
Addio alle frodi assicurative?
Questo passo della riforma delle Rc auto, almeno nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe condurre infine non solo alla semplificazione delle procedure tra assicurazioni e clienti e ad un aumento della trasparenza, ma in particolare ad un drastico ridimensionamento del problema delle frodi assicurative. Basti pensare che ad oggi si calcolano in circa quattro milioni le autovetture sprovviste di copertura assicurativa o di assicurazioni false, con gravi rischi per chi guida senza polizza e per gli altri. Il tutto dovrebbe infine portare ad un prevedibile abbassamento del costo delle polizze.
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