Rc auto, attestato di rischio anche tramite Facebook e Whatsapp

Anche il mondo delle assicurazioni prende atto della sempre più rilevante importanza dei social media, aderendo all'ipotesi di rilasciare l'attestato di rischio per le Rc auto anche tramite Facebook e Whatsapp, grazie ad una disposizione che introduce tale opzione dal primo di giugno.

I social media hanno ormai acquisito una importanza sempre più rilevante nel mondo contemporaneo, costringendo anche il mondo del business a prendere atto di un fenomeno dirompente, il quale sta rapidamente mutando in profondità anche le consuetudini dei consumatori. Le imprese assicurative non sfuggono naturalmente alla regola, guardando con attenzione sempre maggiore in particolare a Facebook e Twitter, oltre che ad una app come Whatsapp, a sua volta sempre più diffusa.

L'attestato di rischio si può avere anche tramite socia media

L'ultima novità in proposito è quella relativa all'attestato di rischio per l'assicurazione, che si appresta a diventare disponibile via Twitter, Facebook e Whatsapp. E' stato Antonio De Pascalis, il capo del Serivzio Studi di Ivass, l'authority che sovrintende al mercato assicurativo, a ricordare come questa opzione diventerà disponibile per gli utenti a partire dal primo giugno

L'attestato di rischio ora potrà essere consegnato tramite FAcebook e Whatsapp

(L'attestato di rischio ora potrà essere consegnato anche tramite Facebook e Whatsapp )

Il documento, che evidenzia il numero dei sinistri denunciati nel corso dell'ultimo quinquennio da parte di chi ha proceduto alla sottoscrizione di una polizza Rc Auto, continuerà naturalmente ad essere disponibile principalmente sul sito web della compagnia, oltre ad essere consegnato sotto forma cartacea a chi provvederà a farne apposita richiesta alla propria compagnia. Allo stesso tempo, verrà aggiunta un'ulteriore modalità di invio a scelta tra quelle proposte dall'Ivass, ovvero posta elettronica, oppure una app per smartphone e social network.

Una scelta del tutto logica

La scelta di Ivass può essere considerata un portato dei tempi, considerato che ormai sono pochi coloro che non interagiscono sul web e soprattutto i più giovani, la parte più attiva della popolazione, quella che andrebbe fidelizzata, usano praticamente ogni giorno i supporti tecnologici, come lo smartphone, e i social media. Una constatazione che spinge a riservare un occhio attento a Facebook in particolare, proprio per le sue peculiarità, che ne fanno uno strumento perfetto per servizi come quello proposto dall'Ivass

Invertito l'onere di prova

Da parte sua, il direttore generale di Ania, Dario Focarelli, ha aggiunto un'altra importante novità, assolutametne fondamentale, quella riguardante l'inversione dell'onere di prova. Se infatti prima, nel caso di una mancata consegna dell'attestato di rischio il contraente poteva addirittura rischiare la massima penalizzazione relativa alla classe di merito, ora, ove nella banca dati non risulti la sua situazione assicurativa può produrre una dichiarazione sostitutiva che deve essere accettata dalle imprese, cui spetta eventualmente il compito di verificarne la rispondenza alla verità.

Lotta anche alle polizze gratuite con il trucco

Altra novità riguarda la decisione da parte di Ivass di attivarsi contro le polizze gratuite ma con il trucco, quelle cioè che vengono concesse gratuitamente per un anno all'acquisto di una nuova auto, essendo però sprovviste di ogni tipo di diritto e benefit garantito dalla legge Bersani. Denominati contratti civetta, ora chi li ha sottoscritti potrà essere risarcito, almeno per quanto riguarda i circa 13mila consumatori che lo hanno fatto nel 2014, senza sapere che al rinnovo non avrebbero potuto beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge, come ad esempio l'accesso alla classe di rischio più favorevole del proprio familiare convivente. Si tratta di un controvalore in termini di premi assicurativi per circa 6 milioni di euro, che saranno ora risarciti dalle compagnie con cui sono stati stipulati. 

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Dott. Dario Marchetti