Meno incidenti e vittime sulle strade italiane, ma le Rc auto aumentano

Calano gli incidenti stradali e il numero delle vittime, mentre tornano ad aumentare le Rc auto, un vero e proprio controsenso contro cui insorgono nuovamente le associazioni dei consumatori chiedendo l'intervento non solo dell'Ivass, ma anche dell'autorità per la libera concorrenza.

Sarebbero in calo incidenti e vittime sulle strade della penisola nel corso del 2014, rispetto al dato fatto registrare dodici mesi prima. A dare questo responso è un rapporto elaborato dal dipartimento della pubblica sicurezza, compilato grazie ai dati aggiornati al 21 dicembre con il concorso delle rilevazioni della Polizia stradale e dell'Arma dei Carabinieri. Un dato, quello relativo all'anno appena passato, che può quindi essere considerato abbastanza soddisfacente, se si pensa che in termini relativi si sono registrati 4.671 incidenti in meno rispetto al 2013, con un – 6 % (73.688 contro i 78.359 dell'anno precedente) che fa il paio con una analoga riduzione verificatasi per le vittime, con 3.261 feriti in meno. Sono meno anche gli incidenti mortali, un 3,6% in meno che se pure non può essere accolto con squilli di tromba, in considerazione delle troppe vite lasciate lungo le strade peninsulari, indicano perlomeno una inversione di tendenza. Sulla quale potrebbe però aver influito il fatto che molti italiani hanno deciso di lasciare a casa la propria auto, per non vedere gravati in maniera irrimediabile bilanci familiari ormai squilibrati dal peso sempre più opprimente di polizze assicurative e spese di mantenimento del mezzo.

Calano gli incidenti in Italia, ma aumentano le Rc auto

(Calano gli incidenti in Italia, ma aumentano le Rc auto)

A fare da contraltare al dato relativo al calo di incidenti e morti, sono infatti ancora una volta le ormai famigerate Rc auto, una vera e propria anomalia tutta italiana. Dopo alcuni anni in cui si erano registrati cali comunque non molto consistenti, nel 2015 le tariffe delle coperture assicurative per la responsabilità civile dell'auto torneranno ad aumentare. Un vero e proprio controsenso, che non trova alcuna spiegazione logica. Alcuni addetti ai lavori fanno dal canto loro rilevare che non sarebbe un caso che questi aumenti siano arrivati proprio in concomitanza con le voci che darebbero in via di definizione la riforma delle Rc auto, con la quale verrebbero fissati alcuni paletti tariffari che vedrebbero l'imposizione di sconti a fronte di determinate concessioni da parte degli utenti. A partire da quelli riguardanti la scatola nera, ma non solo, e coi quali verrebbero nettamente ridotti i margini di discrezionalità per le compagnie assicurative.

A mettere in rilievo il controsenso è Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti,  che sottolinea l'inesistenza di segnali di riduzione delle tariffe RC Auto che, in un Paese normale, a fronte di un così netto calo dei rischi sulle strade dovrebbero essere il naturale corollario. Un controsenso al quale dovrebbe rimediare non solo l'istituto di vigilanza amministrativa, ossia l'IVASS, ma anche all'Antitrust, avviando immediatamente un'istruttoria tesa ad esaminare i veri motivi che spingono le compagnie assicurative a proseguire una politica tariffaria opaca e contraria alle regole europee della libertà e concorrenza di mercato.

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Dott. Dario Marchetti