La proposta della CNA sulle RC auto è ora progetto di legge

Nel dibattito infuocato sulle Rc auto, una anomalia tutta italiana, si inserisce ora anche il disegno di legge ispirato dalla CNA presentato in Parlamento con primo firmatario Sara Moretto, che può essere considerato una risposta indiretta alle proposte delle compagnie assicurative.

Anche la CNA si è voluta inserire con una sua proposta nella discussione in materia di Rc auto che sta caratterizzando anche la scena politica nel corso degli ultimi mesi. Dopo la proposta avanzata nei giorni passati dal M5S, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato ha infatti elaborato un progetto di legge autonomo che è appena diventata un disegno di legge, depositato alla Camera dei Deputati, con primo firmatario l'on.le Sara Moretto (PD), membro della VI Commissione Finanze. Anche questo disegno di legge parte dall'esigenza di dare finalmente risposte concrete ai consumatori su una materia fuori controllo come quella delle tariffe riguardanti le polizze automobilistiche, schizzate negli ultimi dieci anni a prezzi stellari e trasformatesi in una anomalia, l'ennesima di un paese che evidentemente non riesce a darsi regole in grado di creare effettiva concorrenza sul mercato. In particolare, il disegno di legge della CNA si propone di abbassare il costo delle polizze, senza però compromettere gli standard qualitativi delle riparazioni, che potrebbe riflettersi sulla sicurezza della circolazione lungo le strade della penisola.

Anche la CNA ha presentato la sua proposta di legge sulle RC auto

(Anche la CNA ha presentato la sua proposta di legge sulle RC auto)

Secondo Giancarlo Micolucci, che oltre ad essere carrozziere nella zona di Imperia è anche Presidente della CNA autoriparazioni della Liguria, il disegno di legge di CNA, già preannunciato nelle passate settimane, mira a mantenere l'indipendenza delle officine di riparazione, oltre alla modifica ormai irrinunciabile di un assetto di mercato troppo sbilanciato a favore delle compagnie di assicurazione. Il disegno in questione può anche essere considerato una indiretta risposta alle pretese delle compagnie, che avevano chiesto tramite ANIA un intervento governativo nel senso dell'obbligatorietà delle riparazioni nelle officine convenzionate. Una misura che era già stata avanzata dal governo Letta e cassata anche a seguito del parere negativo della competente commissione della Camera, la quale aveva ravvisato nella proposta elementi distorsivi del mercato. 
La stessa on.le Moretto ha a sua volta aggiunto come se sino a questo momento la riduzione dei costi relativi alle riparazioni era stata considerata la chiave di volta per ridurre la consistenza dei premi assicurativi, ora la proposta di legge da lei presentata mira invece a semplificare il meccanismo risarcitorio e a renderlo più trasparente in modo da limitare le frodi.  
Tra i punti fondamentali di questo provvedimento, vano ricordati la libertà del danneggiato di scegliere l'impresa di autoriparazione di propria fiducia, la possibilità di cedere il credito, in modo da permettere all'automobilista di ottenere la riparazione senza dover anticipare denaro, l'abrogazione del risarcimento diretto, il rimborso integrale delle spese che siano state sostenute dagli utenti, comprendendo nelle stesse l'auto di cortesia e il soccorso stradale, e la trasparenza documentale e fiscale sugli interventi effettuati. Il tutto con lo scopo preciso di premiare le imprese trasparenti, sia da una parte che dall'altra.

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Dott. Dario Marchetti