Confronto tariffe Rc auto, i consigli forniti dall'Ivass ai consumatori

I siti di comparazione promettono grossi risparmi sull'Rc auto, fino a 500 euro in meno, ma non forniscono informazioni sufficienti su come si ricava la tariffa più bassa e con quale criterio viene consigliata una compagnia rispetto ad un'altra. Questo ed altro nell'indagine Ivass .

Quando si cerca online l'Rc auto meno cara utilizzando sul web i siti Internet di comparazione delle tariffe occorre prendere in considerazione almeno i seguenti cinque aspetti:

  1. I siti di comparazione Rc auto offrono il confronto su un numero limitato di compagnie di assicurazione con le quali hanno stretto degli accordi.
  2. I siti di comparazione Rc auto che sono presenti online sono inferiori al numero di compagnie che in Italia sono abilitate ad operare nel ramo della responsabilità civile obbligatoria.
  3. I siti di comparazione Rc auto promettono grossi risparmi sulla polizza da stipulare, anche fino a 500 euro in meno, ma non forniscono informazioni sufficienti su come si ricava la tariffa più bassa e con quale criterio viene consigliata una compagnia rispetto ad un'altra.
  4. I siti di comparazione Rc auto propongono la polizza o le polizze più economiche principalmente in ragione del prezzo e non in prevalenza tenendo conto anche delle condizioni contrattuali in modo tale che l'automobilista possa scegliere il prodotto più adeguato in base alle proprie esigenze assicurative.  
  5. E' una pratica diffusa con i siti di comparazione l'abbinamento all'Rc auto base di coperture accessorie che non sono richieste dal consumatore che solo in un secondo momento, all'atto del confronto, ha la possibilità di deselezionare.

Sono questi, in sintesi, i cinque consigli dell'Ivass, l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, che sono stati reiterati a conclusione della 'Indagine sui siti comparativi nel mercato assicurativo italiano' da cui è emerso come questi siti non brillino in quanto a trasparenza

L'indagine, in accordo con quanto è stato messo in risalto dall'Autorità di settore, è stata realizzata tenendo conto del fatto che è in crescita da parte degli automobilisti la domanda di preventivazione online Rc auto. Basti pensare che, sui sei siti di comparazione operanti in Italia, solo nel 2013 sono stati effettuati circa 12,9 milioni di preventivi Rc auto.

L'Ivass, rilevando delle criticità a conclusione dell'indagine, ha così disposto che entro la data del 31 gennaio del 2015 le società di intermediazione, ed in particolare quelle che gestiscono proprio i siti Internet di comparazione Rc auto, adottino delle specifiche misure correttive atte al miglioramento non solo dei criteri di correttezza e di trasparenza, ma anche delle quotazioni fornite agli utenti. 

Per esempio, un comparatore che propone al cliente l'Rc auto meno cara basandosi solo sul prezzo rischia di mettere a confronto prodotti che sono disomogenei, ragion per cui su tale aspetto i siti di comparazione devono informare e mettere in guardia il consumatore in merito a tale criticità in maniera adeguata. Così come un prodotto rispetto ad un altro può essere consigliato dal comparatore anche in ragione dell'entità delle provvigioni incassate e non strettamente in base all'obiettivo di far risparmiare il consumatore. Lo stesso dicasi per le coperture proposte in automatico dai comparatori con polizze accessorie che fanno aumentare le provvigioni a favore del sito ma che spesso non sono in linea con le esigenze assicurative del cliente.

Quella che è emersa dall'indagine dell'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, in altre parole, è l'esistenza per i siti di comparazione online dell'Rc auto di conflitti di interesse che spaziano dall'operatività stessa dello strumento di confronto alla formazione delle graduatorie esposte al consumatore, e passando per i livelli di correttezza e di trasparenza dei messaggi pubblicitari.

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Filadelfo Scamporrino