La polizza del futuro ci tutelerà dai rischi informatici

Nell' ultimo anno i sinistri sul web sono aumentati del 48%. Cresce la domanda di protezione. Cresce la richiesta di polizze ad hoc per tutelarsi dai rischi sul web.

La presenza sempre maggiore di informazioni e dati personali sul web ha scatenato di fatto l' astuzia di un numero crescente di hacker informatici, truffatori on line e aspiranti tali. Assistiamo ogni giorno al nascere di sofisticati tranelli e piccole e grandi truffe che si basano proprio sulla illecita raccolta di notizie personali dal web.

Ed è così che il rischio di furto di dati sensibili, o addirittura il furto di identità, cresce inesorabilmente e in proporzione all' aumentare delle applicazioni per smartphone utilizzate per i più svariati motivi. Tutti noi, ogni giorno, dal nostro cellulare o dal nostro tablet, effettuiamo l' accesso al nostro conto corrente, alla nostra area personale presso enti e istituzioni, al server dell' azienda per la quale lavoriamo; effettuiamo pagamenti, controlliamo il gestionale della nostra società, facciamo preventivi e richieste per la nostra polizza Rc auto.

Ovviamente al crescere del rischio di violazione della privacy, cresce la domanda di protezione , ma anche la necessità di copertura dai rischi informatici con polizze assicurative ad hoc. Molte delle maggiori società degli Stati Uniti hanno ammesso, con non poco imbarazzo, di essere state vittima di attacchi da parte di quelli che potremmo definire cybertruffatori.

Hanno destato sgomento le rivelazioni di Home Depot, un sito americano specializzato nella vendita al dettaglio di articoli per la manutenzione della casa. Il colosso Made in Usa, nel mese di settembre di quest' anno, ha confermato di essere stato vittima di una violazione ai suoi sistemi informatici: sono state 56 milioni le carte di credito dei clienti messe a rischio.

La poco attenta, e in qualche caso inesistente difesa dei dati sensibili dei propri clienti, da parte di molte società, crea spiacevoli conseguenze ad innumerevoli ignari cittadini consumatori, che  affidano alle multinazionali e alle aziende in generale i propri dati personali.

hacker

(Nell' ultimo anno i sinistri sul web sono aumentati del 48%)

In realtà i colossi internazionali presenti sul mercato, specie quelli operanti nel settore creditizio e finanziario, stanno da tempo investendo nel settore della sicurezza informatica, ma questo non basta. Da più parti si chiede alle compagnie assicurative la creazione di polizze ad hoc, in grado di proteggere le imprese dalle conseguenze derivanti da violazioni delle proprie banche dati. Si pensi per un momento al calo di immagine del brand, alle cause legali e ai risarcimenti danni, oltre che alle perdite di fatturato della malcapitata azienda vittima di un "cybersinistro".

E' stato stimato che il danno medio per un' azienda di grandi dimensioni, e per un solo attacco hacker, si aggira intorno ai 6 milioni di dollari. Se poi si considera che nel mondo, il numero di sinistri nel web è aumentato del 48% solo nell' ultimo anno, allora ci si rende conto dell' importanza e dell' urgenza di correre ai ripari.

In realtà per le grandi aziende esistono già delle tipologie di polizze specifiche contro la violazione dei dati personali, i furti di identità e ogni tipo di danno derivante da violazioni sella privacy. Esistono principalmente due tipologie di polizze: quelle che coprono i danni derivanti dalla violazione della proprietà intellettuale on line e quelle che riguardano più nello specifico la violazione dei dati sensibili, e in genere dei dati personali.

Il fatto che le aziende provvedano alla stipula di tali polizze è una buona notizia per tutti i consumatori. In caso di sinistro infatti, con la presenza di una polizza, sarà più facile ricevere il risarcimento del danno subito.

Le compagnie assicurative stanno intanto mettendo a punto nuove tipologie di polizze per il web destinate ai comuni cittadini, privati e famiglie. Nel frattempo sono disponibili delle assicurazioni destinate ai proprietari di smartphone: oltre a coprire eventuali danni o il furto del telefono, alcune di queste nuove polizze risarciscono anche i danni derivanti dall' utilizzo fraudolento dello stesso.

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Nunzia Grasso