Polizze Vita: saranno tassate nella Legge di Stabilità 2015 le plusvalenze incassate dagli eredi

La Legge di Stabilità 2015 tassa al 26% le plusvalenze incassate dagli eredi del'assicurato. Una norma che rischia di avere gravi riflessi sul settore e che è di conseguenza avversata dal mondo assicurativo, già colpito dall'aumento della tassazione sulla previdenza complementare.

Ormai il governo guidato da Matteo Renzi sembra aver messo le Polizze vita tra i suoi obiettivi preferiti. Dopo il recente rialzo dal 20 al 26% disposto sulla tassazione delle plusvalenze, oggetto di un provvedimento dello scorso luglio, dal quale erano stati invece esentati i guadagni derivati dagli investimenti in titoli di Stato ed equiparati, la cui tassazione era rimasta al 12,5%, dal primo giorno del nuovo anno saranno tassate al 26% anche le plusvalenze delle polizze vita appannaggio degli eredi dell'assicurato. La norma fa parte della Legge di Stabilità 2015 e sta naturalmente provocando forti critiche e preoccupazioni all'interno del mondo assicurativo, andando a toccare anche un aspetto rimasto sinora al riparo da colpi di mano.
A partire dal 1° gennaio 2015,  i beneficiari della polizza saranno costretti a pagare le tasse sui guadagni maturati a seguito della sottoscrizione del contratto sino al momento della morte dell'assicurato. Una disposizione, circoscritta ai rami I e III, che va a colpire in maniera estremamente dura una forma di investimento sempre più popolare come quello delle polizze vita, visto come un modo per incrementare la propria pensione o dare vita ad un investimento in grado di maturare interessanti rendimenti. Basti pensare al riguardo che solo nei primi otto mesi dell'anno in corso, il settore è riuscito a generare un aumento del 43% rispetto alla raccolta maturata nel corso dell'analogo periodo del 2013, passando a 72,2 miliardi di euro, con una proiezione finale fissata a 109,8 miliardi.

Le polizze vite sono penalizzate dalla Legge di Stabilità 2015

(Anche le polizze vita vedranno passare al 26% la tassazione delle plusvalenze per gli eredi)

Naturalmente le reazioni del mondo assicurativo non si sono fatte attendere. Il provvedimento in questione è stato infatti bollato come un fiero colpo al settore delle polizze vita in un momento nel quale la ripresa dovrebbe essere innescata dall'eliminazione di balzelli e non avversata dall'istituzione di nuove tasse, che del resto contraddicono apertamente le ripetute assicurazioni dell'esecutivo riguardanti un abbassamento dell'imposizione fiscale. Soprattutto l'ANIA, l'associazione che raggruppa le imprese del settore, per bocca del suo direttore generale, Dario Focarelli, ha lanciato il grido d'allarme derivante dal fatto che la norma incriminata andrebbe a colpire prodotti che nel nostro paese non sono caratterizzati solo dalla componente speculativa legata ad ogni prodotto di questo genere, ma costituiscono anche una forma di investimento. Sottoporla alla tassazione IRPEF rischia quindi di allontanare dal settore molti possibili utenti, come sottolinea dalle pagine di Milano Finanza lo stesso Focarelli, ricordando al contempo l'aumento di tassazione sulla previdenza complementare. Un aumento che il governo guidato da Enrico Letta aveva disposto come misura straordinaria per il 2014, portando il livello di imposizione fiscale dall'11 all'11,5%, che ora con la Legge di Stabilità passerà addirittura al 20%, mentre si rincorrono i rumors in base ai quali il provvedimento potrebbe essere addirittura anticipato a quest'anno. Una misura che sembra destinata ad affossare ulteriormente quella previdenza complementare che pure qualche anno fa era indicata come il secondo pilastro su cui costruire una posizione pensionistica adeguata dopo la fine del sistema retributivo e l'introduzione di quello contributivo.  

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Dott. Dario Marchetti