Tariffe Rc auto, un salasso al Sud per giovani e adulti

Rc auto giovani e adulti, le dieci Province più care e quelle meno care per un 40enne e per un 18enne. Ecco come variano le tariffe e le possibili soluzioni per superare la discriminazione territoriale sulle polizze di responsabilità civile.

Per la stipula dell'Rc auto l'età del contraente ed il Comune di residenza sono ancora in Italia due fattori determinanti per le compagnie di assicurazione al fine di fissare l'ammontare del premio annuo da pagare. La conferma in merito arriva dall'ultima indagine che è stata realizzata da Cittadinanzattiva attraverso il proprio Osservatorio Prezzi e Tariffe. In particolare, attraverso l'utilizzo del 'tuopreventivatore' che è presente sul sito Internet dell'Ivass, l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, Cittadinanzattiva ha ricavato i livelli delle tariffe Rc auto proposte dalle compagnie, città per città, considerando due profili-tipo rappresentati da un 40enne e da un 18enne di sesso maschile entrambi chiamati ad assicurare un'auto da 1300 c.c. ai fini della responsabilità civile obbligatoria.

I premi sono più alti al Sud rispetto agli automobilisti residenti nel Centro-Nord.

(Tariffe responsabilità civile obbligatoria, l'indagine di Cittadinanzattiva)

Si è inoltre supposto per entrambi i profili-tipo la stipula dell'Rc auto con il massimale minimo di legge a fronte di una classe bonus malus di ingresso per il 18enne, ed una classe bonus malus in massimo sconto per il contraente 40enne. Ebbene, in base a questi dati è emerso che a livello territoriale i premi sono più alti al Sud rispetto agli automobilisti residenti nel Centro-Nord. Nel dettaglio, il 40enne paga in media un premio più basso nelle province di Belluno, Alessandria, Novara, Pordenone, Trento, Vercelli, Cuneo, Verbania, Aosta e Bolzano, mentre paga in media un premio più alto, rispetto al resto d'Italia, nelle province di Napoli, Caserta, Taranto, Brindisi, Prato, Reggio Calabria, Crotone, Salerno, Foggia e Vibo Valentia. Stessa musica per il 18enne che rispetto al resto d'Italia paga premi Rc auto decisamente più alti se è residente nelle Province di Caserta, Foggia, Taranto, Napoli, Brindisi, Crotone, Salerno, Reggio Calabria, Bari e Massa Carrara, e più bassi nelle province di Verbania, Biella, Belluno, Cuneo, Pordenone, Alessandria, Vercelli, Trento, Bolzano ed Aosta.

Tariffe Rc auto Nord-Sud, c'è discriminazione

(Premi Rc auto, discriminazioni territoriali Nord-Sud)

La forbice dei prezzi Rc auto esistente tra il Nord ed il Sud Italia viene comunemente definita come una sorta di discriminazione territoriale, a carico degli automobilisti, che è stata messa in evidenza anche dall'Ivass nell'ultima Relazione annuale ma anche nelle indagini periodiche sull'andamento delle tariffe in base a dei profili di rischio ben definiti. La conseguenza di tutto ciò è che la mobilità dei cittadini, specie al Sud, è diventata un lusso. A metterlo in evidenza è stato il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso in virtù del fatto che nelle Regioni del Mezzogiorno, a causa di mezzi pubblici che sono carenti e spesso scarsamente collegati, l'automobile diventa a conti fatti l'unico mezzo di trasporto utilizzabile.  

Quella relativa alle discriminazioni sulle tariffe Rc auto in Italia è diventata di conseguenza col tempo una vera e propria battaglia per i diritti degli automobilisti del Sud anche attraverso delle campagne social. E' stata rilevata, infatti, la nascita di numerosi gruppi su Facebook ma anche di Associazioni che chiedono premi Rc auto più bassi. Questo perché i tanti interventi del legislatore, attraverso numerose misure di liberalizzazione, non hanno sortito gli effetti sperati. Con la conseguenza che in Italia sono purtroppo in aumento i casi di truffe Rc auto attraverso la vendita di polizze low cost contraffatte. Inoltre, in accordo con i dati consolidati del 2013 che sono stati forniti da Cittadinanzattiva attraverso il proprio servizio di consulenza PIT Servizi legato all'Rc auto, sono in aumento anche i casi di automobilisti che circolano in strada senza la necessaria copertura obbligatoria di responsabilità civile.

Le tariffe Rc auto secondo l'Ania

(Andamento tariffe Rc auto secondo Ania e Federconsumatori)

Decisamente meno drammatico è invece il quadro sulle tariffe Rc auto secondo l'Ania, l'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Dall'ultima indagine annuale disponibile, quella relativa all'andamento delle tariffe del 2013, l'Ania ha infatti rilevato un calo medio dei premi Rc auto pari al 4,5% con una media tariffaria di 436 euro a polizza rispetto ai 456 euro medi pagati dagli automobilisti nel 2012. Trattasi di numeri fortemente contestati, pur tuttavia, da Associazioni come la Federconsumatori che, invece, ha sistematicamente denunciato non solo aumenti dei premi impressionanti negli ultimi 20 anni per l'Rc auto, ma anche un livello delle tariffe che è sempre il più alto d'Europa. E sul 2014 c'è poco da stare allegri visto che, sempre secondo l'Associazione Federconsumatori, già nel primo semestre dell'anno per le tariffe Rc auto c'è stato un aumento medio pari a ben il 4%. 

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Filadelfo Scamporrino