I nuovi massimali assicurazione auto per il 2015
Tutti coloro che sono assicurati per la Responsabilità civile del proprio autoveicolo, sanno che la copertura prevede un massimale, ovvero un tetto oltre il quale la compagnia assicurativa non pagherà i danni causati ad una terza persona durante un incidente stradale. Va peraltro ricordato che a norma di legge, la copertura ha anche un limite minimo sotto il quale la polizza non deve scendere. Per oltre quattro decenni i massimali sono rimasti sullo stesso livello, quello che era stato fissato dalle legge sulle Rc auto rilasciata dal Parlamento nel 1969 a 750mila euro. Poi, nel 2012, c'è stato un aggiornamento, cui si continua a fare riferimento in tema ancora oggi, con i massimali fissati a 5 milioni di euro per i danni eventualmente arrecati alle persone e un milione per quelli arrecati alle cose. Il entrambi i casi le cifre sono indipendenti dal numero di persone coinvolte nel sinistro.
Va anche specificato che al raggiungimento e all'eventuale superamento del massimale vanno a concorrere soltanto le spese dovute alle vittime coinvolte nell'incidente, escludendo di conseguenza quelle che occorre spendere per le operazioni tese ad accertare la responsabilità, ad esempio le spese legali o di tribunale. Tutte le compagnie assicurative, comunque, offrono la possibilità di optare per un massimale più elevato, che può anche essere illimitato in particolari casi, previo pagamento di un premio proporzionalmente più alto.
(I massimali Rc auto italiani sono tra i più bassi in Europa)
Essendo i massimali minimi imposti per legge, le compagnie non possono derogare o inserire nei contratti un tetto di indennizzo inferiore a quello stabilito, operazione che verrebbe invalidata con l'applicazione obbligata del limite stabilito legalmente. Naturalmente la scelta del massimale può rivestire grande importanza, in quanto può sempre verificarsi la drammatica ipotesi di un sinistro che provochi danni estremamente seri, che vanno oltre il massimale stabilito, ipotesi nella quale sarà il conducente dell'autoveicolo a dover intervenire di tasca propria per ovviare. Nel caso di incidenti gravi, che abbiano causato decessi o feriti molto gravi, il calcolo dei danni, sia biologici che morali, può rivelarsi estremamente alto e ben al di sopra della cifra stabilita. Tra le ipotesi peggiori, va ricordata quella in cui il danno patrimoniale proporzionale al reddito di cui la persona infortunata è stata privata dopo l'incidente, sia molto ingente. In questo caso diventerà molto complicato poter affrontare le spese e proprio la possibilità che si possa verificare un caso siffatto dovrebbe spingere ad una riconsiderazione del massimale applicato alla propria polizza. Va infine ricordato che i massimali italiani sono tra i più bassi dell'Unione Europea e che quindi nel prossimo futuro potrebbero essere nuovamente ritoccati verso l'alto al fine di armonizzarli alla media continentale, con ovvio vantaggio dei consumatori del Belpaese. Nell'attesa che ciò avvenga, sarebbe consigliabile far alzare il proprio massimale o guidare con maggiore prudenza senza affidare il proprio destino, e quello degli altri, alla dea bendata.
Articolo letto 435 volte