Assicurazioni auto: gli italiani mentono per risparmiare
Caro assicurazioni: gli italiani trovano degli escamotage
I tempi sono duri: la disoccupazione è alle stelle, i giovani stentano ad arrivare a fine mese ed acquistare una casa è pressocchè impossibile per la maggioranza delle persone. Se a tutto ciò aggiungiamo che le assicurazioni auto e moto, indispensabili per la circolazione nelle città, sono tra le più care d'Europa, appare chiaro il perchè molti italiani abbiano deciso di trovare una soluzione per aggirare il problema del caro Rc. Da uno studio condotto su 2000 intervistati, emerge che il 34% mente sulle caratteristiche del mezzo e sulle proprie abitudini di guida per risparmiare qualche centinaia di euro.
Il fine giustifica i mezzi
Si tratta, ovviamente, di procedure illegali, ma 1 cittadino su 10 le ha ritenute valide per cercare di far quadrare i conti, senza rinunciare ai quasi indispensabili mezzi di trasporto a due o quattro ruote. In molte città della Penisola, infatti, i mezzi pubblici sono male organizzati e funzionano raramente e con molti ritardi, rendendo di fatto quasi impossibile il loro utilizzo per chi ha orari stretti da rispettare.
Su cosa si mente?
Nello specifico il 36,3% dei contraenti, al momento della stipula dell'assicurazione, dichiara il falso sul numero di chilometri percorsi in un anno, rendendo inutili i calcoli effettuati dalla compagnia per risalire in anticipo alla percentuale di rischio di incidente alla quale va incontro. Altri diminuiscono il numero di chilometri percorsi nell'arco di un anno, oppure mentono sul numero e sull'età dei conducenti del veicolo, specialmente se alla guida si trovano neopatentati o anziani, a maggior probabilità di sinistri.
Non basta: si fa finta di custodire l'auto in garage, rendendola meno incline al furto, o di possedere un allarme specifico per proteggerla. Inoltre, molti cattivi pagatori omettono di affermare tale mancanza per non vedersi negata la polizza.
Il profilo dei menzogneri
Sul totale degli intervistati è emerso che il 42% dei bugiardi è di sesso maschile ( le donne sono circa il 27% ) e nella stragrande maggioranza minori di 30 anni. Il motivo è senz'altro il fatto che i giovani devono pagare cifre più alte per stipulare una polizza, in quanto hanno meno anni di esperienza e minor maturità.
Mentire per risparmiare o c'è dell'altro?
Non basta tirare le somme e dire che i cittadini d'Italia sono disonesti: ci sono delle cause gravi che spingono tali persone a compiere questi reati. Infatti, il 63% degli intervistati sostiene di averlo fatto per questioni economiche, poichè impossibilitati a pagare l'intero importo dell'assicurazione. Ma c'è un 28% del campione esaminato che dichiara di aver immesso informazioni non corrette perchè i moduli prestampati da compilare per la richiesta della polizza non contenevano le risposte più appropriate. Questo dato risulta particolarmente degno di nota, in quanto invita le compagnie assicurative a correre ai ripari, modificando tali modelli, in modo da non lasciare scusanti ai clienti per raggirare le condizioni imposte. C'è anche chi, circa l'8%, decide di comportarsi esattamente come le assicurazioni, ovvero ingannando l'altro! Occhio per occhio, dente per dente...
I furbetti sono stati smascherati
Che si tratti di veri furbetti o di persone indotte a mentire dalla mal organizzazione delle assicurazioni, in ogni caso la bugia si paga! Se stavate pensando di provare a fare altrettanto, sappiate che oltre il 40% dei casi è stato scoperto e costretto a pagare il premio non sussistente oppure si è visto negare la polizza. Nel 7,6% dei casi, addirittura, la compagnia si è rivolta al giudice, citando per frode il cliente. Solo il 2% dei menzogneri l'ha scampata, riuscendo a risparmiare in barba alle assicurazioni.
Una questione da risolvere
Ciò che si evince da questi dati è la poca correttezza dei clienti, da una parte, e l'eccessiva richiesta delle compagnie, dall'altra. Sarebbe necessario che le polizze Rc, come più volte sollecitato, si abbassassero ai livelli degli altri paesi europei, incitando i cittadini italiani a non mentire per dover risparmiare.
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