Polizze vita, cosa occorre sapere prima di sottoscriverle
Dopo l'iniziale diffidenza, anche in Italia le polizze vita sembrano cominciare ad affermarsi, anche se continuano a soffrire in particolare la diffidenza derivante da una scarsa informazione e dalla mancanza di trasparenza che a volte le caratterizza. A trainarle sui mercati sono state soprattutto alcune proposte caratterizzate da grande qualità, completezza ed estrema personalizzazione, proprio al fine di andare incontro alle necessità di una clientela estremamente esigente. Le polizze vita si rivelano particolarmente utili al fine di proteggere nella maniera più adeguata le famiglie nei confronti di ipotetici problemi finanziari che potrebbero far seguito ad un evento traumatico come il decesso dell'assicurato o una sua malattia, magari invalidante. Si configurano quindi come un vero e proprio paracadute da utilizzare contro eventuali e spiacevoli imprevisti futuri.
Cosa sono le polizze vita
Le polizze vita sono dunque principalmente uno strumento atto a tutelare la propria famiglia da negativi risvolti economici che potrebbero essere originati da una grave malattia o dal decesso di colui che provvede al sostentamento del nucleo, ovvero il capofamiglia.
(Le polizze vita iniziano ad avere successo anche in Italia)
Si tratta di polizze in grado di rappresentare una soluzione alternativa ad altre formule di risparmio e che però possono essere riscattate prima che arrivino a naturale scadenza contrattuale. Proprio questa eventualità può però rivelarsi assolutamente antieconomica, comportando la riduzione anche consistente del capitale accumulato. Prima di optare per una fuoriuscita anticipata dal contratto, è quindi necessario valutare con il massimo di discernimento la convenienza a farlo e magari optare per strade alternative, ove si abbia bisogno di liquido da investire in altre operazioni.
Le caratteristiche delle polizze vita
Le polizze vita sono disciplinate dal Codice Civile e il relativo contratto può essere stipulate sia sulla propria vita che su quella di un terzo interessato. In questo secondo caso, però le polizze contratte non sono valide ove i rappresentanti legali non prestino il consenso alla scadenza contrattuale. Si tratta di un caso che ricorre soprattutto ove siano interessati dei minorenni, soggetti diversamente abili o comunque non in grado di esercitare la loro potestà in maniera autonoma. Nei casi in cui la polizza vita venga stipulata in favore di un terzo, il beneficiario deve essere designato nel contratto assicurativo in maniera diretta, tramite una successiva dichiarazione scritta oppure all'interno del testamento. Nel momento in cui la malattia o la morte diventassero realtà, il capitale versato dal contraente alla compagnia assicurativa a titolo di premio dovrà essere versato al beneficiario della polizza, in misura ridotta rispetto a quanto previsto in sede contrattuale ove l'assicurazione venga riscattata prima del termine.
Il loro funzionamento
Naturalmente non tutte le compagnie assicurative applicano le stesse tariffe, per cui alcune converranno più di altre. Proprio per questo motivo sarebbe meglio cercare di conoscere in profondità le condizioni e le spese da affrontare prima di operare la propria scelta definitiva. Il modo migliore di raffrontare le varie proposte è proprio quello rappresentato dai comparatori online, che possono dare una prima idea al proposito, tenendo però conto del fatto che conta anche la reputazione della compagnia e non soltanto la convenienza della tariffa applicata. Va anche ricordato come il pagamento del premio possa avere una scadenza mensile, semestrale o anche annuale. Nel caso di mancata ottemperanza del pagamento al termine del primo anno di contratto, la compagnia può procedere con il recupero forzoso della rata entro sei mesi dal giorno di scadenza del premio stesso.
(Prima di sottoscrivere una polizza vita è meglio conoscerle nel dettaglio)
Nel caso in cui invece non siano pagate le rate successive entro i tempi solitamente indicati dalla compagnia, la stessa può optare per la risoluzione del contratto, con la conseguenza che il capitale accumulato nel frattempo resterà a disposizione della stessa.
Come il fattore rischio va ad influire sui costi dei premi assicurativi
Per quanto riguarda il costo della polizza vita, si tratta di una variabile dipendente non solo dalle tariffe solitamente applicate dalle compagnie, ma anche dal fattore rischio, ovvero dalla probabilità che l'evento malattia o morte possa effettivamente verificarsi. Proprio per questo motivo, prima di stipulare il contratto le compagnie chiedono alla controparte di rispondere ad un questionario nel quale dovranno essere indicate tutte le informazioni necessarie per il calcolo del rischio. Si tratta di informazioni come la professione svolta, le abitudini di vita e le condizioni di salute. E' del tutto logico come il rischio insito nella stipula di una polizza vita con un vigile del fuoco o di una guardia giurata sia del tutto diverso da quello prospettato da un impiegato, andando quindi a influire sulla tariffa. Tanto che un eventuale mutamento di professione deve essere tempestivamente comunicato alla compagnia con cui è stato stipulato il contratto consentendo così di poter procedere al necessario ricalcolo del rischio e di conseguenza del premio da corrispondere. False dichiarazioni in tal senso, possono pregiudicare in maniera molto seria il diritto al rimborso.
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