L'uscita di Axa dal mercato vita della Romania
Il gruppo assicurativo francese Axa ha deciso di abbandonare il mercato assicurativo della Romania. La notizia era ormai nell'aria da qualche tempo, ma ora arriva la conferma ufficiale. Si tratta di una mossa che avrà la sua pratica attuazione con la vendita della divisione assicurativa Life & Savings attiva in Romania a Certinvest e SIF Transilvania. La prima compagnia è uno dei principali gestori di asset indipendenti del paese, mentre la seconda è una società finanziaria quotata alla Borsa di Bucarest – BVB.
La notizia è ormai ufficiale, anche se ancora non sono stati comunicati i dettagli finanziari dell'operazione, proprio per un accordo intercorso tra le parti. E' stata invece resa nota la ripartizione delle quote, con Certinvest che acquisirà una partecipazione del 70% della controllata AXA Life Insurance S.A., mentre il restante 30% rimarrà sotto il controllo di SIF Transilvania. Il perfezionamento dell'intesa è atteso per il terzo trimestre del prossimo anno, una volta che l'operazione avrà ottenuto il beneplacito delle autorità chiamate a sovrintendere il regolare svolgimento delle operazioni sul mercato romeno. La notizia è stata resa nota dall'agenzia di stampa Radiocor.
(Axa ha deciso di lasciare il mercato assicurativo della Romania)
Già poco più di un anno fa il gruppo francese aveva del resto tentato di cedere la società alla compagnia locale Astra Asigurari, operazione poi naufragata soprattutto a causa dei problemi di Astra, azienda che è attualmente in amministrazione controllata.
Va ricordato che Axa aveva fatto il suo ingresso sul mercato assicurativo della Romania nel corso del 2010 quando aveva proceduto alla acquisizione di Omniasig Asigurari de Viata, una piccola compagnia operante nel ramo vita sino ad allora gravitante nell'orbita di Vienna Insurance Group. Una mossa che era stata spiegata all'epoca come il logico corollario di una strategia con la quale Axa puntava evidentemente ad allargare la sua presenza nei mercati emergenti, come appunto quelli dell'Europa centrale e Orientale. Una strategia evidentemente ritenuta non più attuale dai vertici del gruppo assicurativo transalpino, che pure ormai da sei anni è il più grande al mondo, con un giro di affari che ammonta nel corso del 2013 a ben 91,2 miliardi di euro, con un risultato operativo di 4,2 miliardi. Anche in Italia il gruppo francese può vantare numeri di tutto rilievo, con oltre quattro milioni di assicurati suddivisi tra Ramo Danni (per un fatturato di 1,6 miliardi di euro) e Vita (4,6 miliardi di euro).
Una presenza, quella sul mercato italiano, che vede Axa detenere anche una quota del 3,72% di Monte dei Paschi di Siena, per effetto della quale ha deciso di partecipare all'aumento di capitale lanciato da Rocca Salimbeni teso a coprire il deficit di 2,1 miliardi di euro emerso a seguito degli stress bancari predisposti dalla Banca Centrale Europea. Una decisione derivante in particolare dalla estrema soddisfazione dichiarata dalla compagnia assicurativa transalpina per la partnership instaurata con l'istituto bancario italiano.
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