Polizze sanitarie aziendali nel futuro degli italiani?
Sono sempre di più i lavoratori che richiedono informazioni sulle misure di supporto messe in campo dalle proprie aziende in tema di copertura sanitaria. E' l'Osservatorio Sanità di Unisalute, una compagnia del gruppo Unipol specializzata in sanità integrativa, a ricordare come quasi un nostro connazionale su, ovvero il 48%, dichiari di essersi informato sulle eventuali misure integrative previste dal proprio contratto, mentre il 30% è a conoscenza del fatto che il proprio contratto di lavoro prevede una copertura per le prestazioni sanitarie, percentuale che si attesta addirittura al 37% tra gli uomini.
Una notevole ascesa se si pensa che in una precedente indagine di UniSalute risalente al 2011, ammontava al 72% la percentuale degli intervistati che aveva dichiarato di non sapere nulla circa l'eventuale presenza di misure integrative nel proprio contratto. Un segno di come il perdurare della crisi, stia modificando anche i comportamenti di un numero sempre maggiore di italiani spingendoli alla ricerca di misure integrative in grado di migliorare la propria situazione finanziaria.
(Le polizze sanitarie integrative sono sempre più gradite dagli italiani)
L'indagine condotta quest'anno 2014 testimonia come per quanto concerne il supporto alla salute, la polizza sanitaria rappresenti il benefit maggiormente diffuso all'interno dei contratti di lavoro (64%). Cui tengono dietro le convenzioni con palestre, piscine e centri benessere, delle quali dispongono il 24% dei lavoratori. Un 19% degli intervistati vede inoltre messa a disposizione dalla propria azienda anche controlli periodici relativi alla vista, all'udito e ai nei.
Se questa è la situazione fotografata dal report di Unisalute, va poi ricordato come ben il 65% dei lavoratori gradirebbe l'inclusione di una copertura sanitaria relativa alle cure dentali, un risultato abbastanza prevedibile in considerazione del costo molto elevato delle stesse in Italia. Mentre ammonta al 44% la percentuale di coloro che sarebbero interessati ad una copertura per le spese legate alla non autosufficienza e l'assistenza domiciliare e al 32% quella di chi opta per una copertura per le spese oculistiche.
La sanità integrativa sembra sia gradita anche per la fase successiva all'uscita dal lavoro, se si pensa che il 64% del campione intervistato vorrebbe continuare a usufruire di una copertura sanitaria anche in pensione. Un 49%, a sua volta, vorrebbe servizi dedicati in caso di non autosufficienza, anche a domicilio.
A rendere molto apprezzato il welfare integrativo è la sua funzione di sostegno economico fondamentale, soprattutto in periodi di crisi come l'attuale. Le stesse aziende, dal canto loro, hanno ormai compreso l'importanza di questo strumento per la fidelizzazione dei dipendenti e per l'instaurazione di un clima interno più sereno all'interno dell'azienda, con l'ulteriore vantaggio di ottenere sgravi fiscali. Proprio per questo motivo le stesse assicurazioni si stanno dotando di strumenti in grado di fornire servizi sempre più aderenti alle aspettative di aziende e lavoratori, con Unipol in prima linea.
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